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Dinho, questo Signore, potrebbe essere il tuo prossimo allenatore

guarda bene cosa faceva " il cigno di Utrecht", MARCO UNICO.

C'e' un gruppo su Facebook che assolutamente merita di essere menzionato
"Quelli che hanno un solo campione nel cuore.....MARCO VAN BASTEN!!!!".

14 commenti:

  1. Leone Rossonero03/05/10, 16:03

    raga a me viene da piangere veramente....

    MARCO = UNA PARTE DEL MIO CUORE.......


    mai nessuno come lui, mai nessuno al suo posto....

    PER SEMPRE NEL MIO CUORE

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  2. E' di oggi la notizia, riportata da La Gazzetta dello Sport, secondo la quale Silvio Berlusconi avrebbe individuato, in Marco Van Basten, l'allenatore giusto per succedere a Leonardo. La stima del patron rossonero nei confronti dell'olandese, é risaputo, é sempre stata altissima e, tra i nomi che circolano in queste settimane, forse il Cigno di Utrecht é quello che stimola di più le fantasie presidenziali. Giocando con le ipotesi, cosa potrebbe significare un approdo di Van Basten sulla panchina del Diavolo? Un aspetto che, bisognerà sicuramente affrontare, é la posizione di Clarence Seedorf. Il numero 10 del Milan, negli anni passati, non ha avuto rapporti proprio idilliaci con l'allenatore olandese: il centrocampista, infatti, é stato più volte escluso dalla Nazionale Orange, guidata proprio dall'ex rossonero. Emblematiche le dichiarazioni del 2008, quando Seedorf, chiamato da Van Basten per far parte della selezione, ha rifiutato l'offerta in maniera netta: "E' meglio che in Svizzera porti i giocatori di cui si fida. Preconcetti su di me? Una volta mi ha chiamato una 'star di Hollywood'". Parole che, ovviamente, rendono l'idea dell'"incompatibilità" tra i due connazionali, anche considerando l'immenso orgoglio di Clarence Seedorf, uno dei "senatori" più importanti dello spogliatoio rossonero. Spostandoci da un olandese ad un altro, inevitabile concentrarsi su Klaas-Jan Huntelaar: l'attaccante del Milan, nonostante le convocazioni con la Nazionale, non é mai stato un inamovibile del Cigno di Utrecht, con una sola presenza all'attivo nell'Europeo del 2008. I due si sono ritrovati anche nell'Ajax nel 2008, ma il Cacciatore ha fatto in fretta le valigie, intraprendendo nel gennaio 2009 l'esperienza al Real Madrid. Il tecnico tuttavia, interpellato quest'anno sulla situazione del ragazzo a Milano, ha speso più volte parole di stima; esemplari le sue frasi dopo la gara interna di Champions contro il Manchester: "Giusto puntare su di lui, è giovane. Klaas-Jan è un ottimo attaccante, ma non può fare miracoli da solo. Non capisco perché è stato sostituito. Inzaghi è un grande giocatore, ma tra non molto avrà 37 anni, non si può costruire il futuro su di lui. Klaas-Jan ha dieci anni in meno. Anche se fa degli errori, va comunque sostenuto". Dichiarazioni che, se da un lato aprono ad una conferma dell'olandese, dall'altra chiudono le porte a Pippo Inzaghi, le cui apparizioni con il tecnico Orange in panchina, potrebbero ridursi ancora di più. L'ipotesi Van Basten é ancora una semplice supposizione: resta il fatto che l'olandese, abile a far crescere i giovani e piuttosto ferreo nelle sue scelte, potrebbe essere una buona soluzione per il futuro del Milan orientato sulla politica lowcost: fermo restando che, nonostante l'inesperienza, Leonardo ha compiuto un lavoro più che eccellente e la stima dei tifosi, manifestata su larga scala contro la Fiorentina, ne é la prova più autorevole.

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  3. Marco è stato senza ombra di dubbio il più forte centroavanti di tutti i tempi!!!!!!! E non a caso ha giocato in una delle squadre più forte di tutti i tempi!!!! Gli olandesi mettevono paura a tutti!!!!!

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  4. anche ronaldo il fenomeno è stato un centravanti di lusso... nn saprei dirti chi è più forte XD

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  5. che bel dubbio.....
    Il cuore e i numeri mi dicono Marco

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  6. non concordo sul pezzo dei Brasiliani ma il resto è ok




    Secondo me colpevolmente con un anno di ritardo la scelta più giusta per ripartire si chiama Marco Van Basten.
    Bisogna dare infatti un segno di discontinuità, basta con questi allenatori fatti in casa, senza esperienza, senza carisma, per ripartire ci vuole il più grande di tutti, l'unico che avrebbe la possibilità di lavorare tranquillamente perchè nessuno mai si permetterebbe di criticare "il più forte di tutti". Oltretutto a parer mio è un ottimo allenatore, sia con l'Olanda che con l'Ajax ha fatto bene e ha un credito con la fortuna gigantesco!!! L'unico difetto è sicuramente quello che aveva da giocatore, è votato al bello sempre e comunque, non ama i senatori, ha un carattere un po' spigoloso.
    Ma è il nostro Marco Van Basten, l'idolo di tutti, quello dei 3 palloni d'oro, quello che può guardare tutti i giocatori e i dirigenti dall'alto al basso. Basterebbe questo ingaggio per riportare l'entusiasmo nell'ambiente, faremmo gli abbonamenti solo per rivedere il nostro grande Marco.
    Lui sa valorizzare i giovani, e finalmente non avremmo più questi brasiliani appesantiti e a fine carriera tra i piedi! Van Basten in panchina e Maldini dirigente, che bel sogno! Invece per quanto riguarda Tassotti che vada a fare esperienza in una piccola prima di allenare il Milan, come hanno fatto tutti, quest'anno ci ha insegnato che l'esperienza per un allenatore è molto importante e non si può più rischiare di perdere delle stagioni come quest'anno che quando siamo arrivati quasi in cima, ci è mancata la grinta e la capacità di motivare gli uomini e l'umiltà di cambiare modulo!
    Ci vuole una novità, ci vuole "il più forte di tutti", rimarrà forse un sogno ma è pur sempre un bellissimo sogno da condividere con voi!

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  7. che spettacolo di uomo, che spettacolo di giocatore....

    quando ci ha lasciato ero allo stadio, e' stata una grandissima serata, una sofferenza, uno scompenso........

    per la prima volta piangevo l'addio al calcio di un giocatore

    MARCO SEMPRE NEL MIO CUORE

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  8. chi ha detto "non avremmo più questi brasiliani appesantiti e a fine carriera" (ovviamente riferendosi a Dinho) allora non capisce nulla di calcio...e non ha visto le partite del milan...

    Raf

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  9. chi sarebbero i brasiliani appesantiti???

    lo scrittore ha generalizzato sui Brasiliano ma voleva indirizzare la frecciatina a Dinho.

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  10. Archivio storico corriere


    In 65 mila hanno applaudito l' olandese costretto a dare l' addio al calcio TITOLO: Ai piedi di Van Basten Cori, striscioni e lacrime per l' uscita di scena del cannoniere L' attaccante e' sfilato in coda alla squadra Poi e' rimasto solo in mezzo al campo mentre sullo schermo proiettavano le sue reti - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - MILANO . Il sipario sull' epopea di Marco Van Basten si abbassa nella notte di Roberto Baggio. Staffetta tra due modi di essere Milan, l' addio alle radici olandesi della rivoluzione sacchiana a fronte di una realta' piu' cosmopolita. Roberto Baggio e Marco Van Basten compaiono ravvicinati sul prato di San Siro lucidato a nuovo dopo il lifting estivo. Il primo con il suo codino e la sua maglia rossonera fiammante, nelle posizioni di retrovia del gruppo milanista. Due parole con Panucci, non uno sguardo ai vecchi compagni. Marco e' l' ultimo, in coda a tutti, come quando era l' incubo dei portieri. Stavolta pero' la sua "divisa" e' decisamente fuori ordinanza: jeans, camiciola rosa, giubbotto. E tirato, Van Basten, nella notte dell' addio alla sua grandezza di campione. Il suo viso e' la fotografia di questo momento da film d' essai. Stadio tappezzato di striscioni, retorici, ingenui, banali, sofferti. "M. Van Basten: il gioco del calcio" c' e' scritto su quello che sovrasta la curva delle Brigate Rossonere. E perfetto nella sua sintesi. Intanto sul tabellone luminoso, accanto alla scritta "Grazie Marco", sfilano i suoi gol. Reti che appartengono alla storia del calcio. Calci di rigore, colpi di testa. Gol che hanno scritto l' avventura berlusconiana. Difficile controllare i sentimenti quando il fuoriclasse, per tre volte Pallone d' oro, si schiera accanto ai compagni, a fianco della terna arbitrale. Come quando era il piu' grande di tutti.

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  11. "Marco Van Basten, Marco Van Basten": San Siro e' un brivido, sessantacinquemila brividi perche' , come per incanto, anche lo spicchio di stadio presidiato dagli ultra' ospiti dimentica i cori demenziali per unirsi all' interminabile applauso che accompagna il campione costretto ad abbandonare. Incomincia a correre, Marco. Una corsa a piccoli passi che mette tenerezza. Su questo prato addomesticava i palloni, su questo stesso prato ora sta soffrendo, per l' emozione ma anche per il dolore, perche' la caviglia destra non perdona. Gli fa ancora male. Corricchia il ragazzo che danzava in area di rigore e lo stadio continua ad applaudire. Gli occhi di tutti sono lucidi e questa non e' retorica. Pochi posti piu' in la' , nella nostra stessa fila, un collega di lungo corso batte le mani, in piedi, come un automa, come quando suonano gli inni nazionali. E la musica dei Dire Straits, scelta per enfatizzare questa notte di addii, ti fa quasi venire il groppo in gola. Corre Van Basten, la sua ultima corsa davanti a un muro di gente e tutti continuano ad applaudire. I giocatori della Juventus, l' arbitro Collina, i guardalinee, i compagni. Applaude anche Roberto Baggio mentre Marco, commosso, si infila nello spogliatoio. Baggio e Van Basten, la coppia dei sogni rossoneri. E qui, in questo preciso istante, che avviene l' ideale passaggio del testimone. Riuscira' il piccolo Buddha a essere per il popolo milanista quello che per sei anni a tempo pieno e' stato Marco Van Basten?

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  12. no, non ci riuscira'....

    raga a me torna il groppo in gola solo leggendo queste parole....
    non lo dimentichero' mai.

    PER SEMPRE MARCO

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  13. "M. Van Basten: il gioco del calcio"

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  14. Leone Rossonero03/05/10, 21:26

    Incomincia a correre, Marco. Una corsa a piccoli passi che mette tenerezza. Su questo prato addomesticava i palloni, su questo stesso prato ora sta soffrendo, per l' emozione ma anche per il dolore, perche' la caviglia destra non perdona. Gli fa ancora male. Corricchia il ragazzo che danzava in area di rigore e lo stadio continua ad applaudire. Gli occhi di tutti sono lucidi e questa non e' retorica.

    che momento indimenticabile!!!!!

    MAI NESSUNO AL SUO POSTO, QUASI QUASI CAMBIO NICK,

    MARCO: MAI NESSUNO AL SUO POSTO

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