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Che fortuna vivere nell'epoca di RONALDINHO GAUCHO

Come al solito Bella!, esce la rivista N° 7. Il decennio è passato, siamo felici di vivere nella sua stessa epoca, un pò come i nostri padri sono stati fortunati nel vedere il Re Pelé. Ronnie è eletto il migliore degli ultimi 10 anni, signori signori diciamolo, che goduria vederlo giocare, che fortuna vivere nell'epoca di RONALDINHO GAUCHO. Un giorno potrete dire ai vostri figli:"Io l'ho visto dal vivo".

Vocabolario termini sportivi Brasiliani


Ecco i termini sportivi più comuni usati in Brasile, controlliamo le nostre statistiche e ci siamo accorti che molti necessitano di queste traduzioni, del loro significato. Il post rimane in aggiornamento per nuove parole.

Cosa vuol dire?

Brasileirão = Campionato serie A Brasiliano.

Carioca = Proveniente dalla regione di Rio de Janeiro (anche, una persona, un modo di essere)

Craque = Giocatore eccellente.

Gaucho = Proveniente dalla regione del Rio Grande do Sul (anche, una persona, un modo di essere)

Golasso = Bellissimo gol.

Inho = Si usa come diminutivo, il nome Ronaldinho deriva da Ronaldo.

Mineiro = Proveniente dalla regione di Minas (anche, una persona, un modo di essere)

Paulista = Proveniente dalla regione di Sao Paolo (anche, una persona, un modo di essere)

Seleção Brasileira = Nazionale Brasiliana

Show de bola = Letteralmente "Show" "di" "palla", Usato per elogiare, complimentare o esaltare una giocata , un giocatore o altro con riferimento al calcio.


In Portoghese/Brasile, la lettera "S" finale indica il termine al plurale.
Se volete sapere o inserire un termine/parola lasciate un commento.

É seleção!' É seleção!'

Il campione Gaucho è stato accolto con grande emozione dal tutta la torcida del Gremio, anche loro sono pro per il ritorno del Dinho in seleção. Infatti durante la sua sostituzione per l'ingresso in campo di Romarinho (il figlio di Romario), gli spalti si univano in un'unico coro: "É seleção', É seleção', É seleção', É seleção'!".
Insomma tutti lo rivoglioni in nazionale e tutti lo rivogliono al più presto.
Grandi aperture, passaggi e un gol su rigore, la partita finisce 6 a 3 a favore della squadra "Amigos Ronaldinho".

Apre le difese in 2

Dinho cresce, diventa sempre più maturo, sempre più forte.
Un cambiamento che si vede sia in campo e sia fuori, è vero, prima era più veloce più scattante e più imprevedibile, oggi, è geniale, elegante e preciso in ogni sua giocata. Vede e crea pungenti passanti nelle aree avversarie, a volte sfuggono persino al veloce Pato, al forte Boriello e al rapace Pippo. Crea difficoltà immense alle difese, obbligate quasi sempre a raddoppiare / triplicare la marcatura sul gaucho, lui trova sempre un varco, una luce, una fiammata che apre le difese in 2. Ora gli ex-critici sono diventati grandi stimatori.
Fiorentina Milan rinviata, data da destinarsi. Riposiamo.

E adesso il campionato

Pareggio in svizzera, il Milan passa agli ottavi di Champions, Dinho tira il suo preciso rigore che regala finalmente un pò di tranquillità per il campionato. La rosa non è delle più folte ma con la grinta e la voglia di vincere si ottiene qualsiasi risultato.

30 minuti di Show - Un rullo compressore

Con 3 gol nei primi 30 minuti di gioco, il Milan mette al sicuro la sua posizione al secondo posto in campionato.
Grandi, grandissime giocate di Ronaldinho, purtroppo costretto da un dolore muscolare a lasciare il campo proprio nel momento più bello della partita. Probabile contrattura ai flessori della coscia destra.
Boriello e Pato confermano la loro rapacità in area avversaria.
Un rullo compressore che sderena la Sampdoria fino all'infortunio del Gaucho, costringendo appunto l'asso Basiliano, oggi in grande giornata, a salutare i tifosi anticipatamente. Milan 3 Doria 0. Avanti così. Cari scettici, siete sorpresi?

Samba de Ouro 2009

Il premio Samba de Ouro (Samba d'oro), giunto alla sua seconda edizione, viene consegnato al miglior giocatore Brasiliano 2009 militante in Europa.
Dinho e Pato in lizza. Potete votare sul sito ufficiale sambafoot.
A questo indirizzo invece trovate la lista dei 30 giocatori selezionati.

Cordiali saluti. Adriano Galliani.


"Egregio Signor Pastore, è un grande piacere per me congratularmi sentitamente con Lei a nome del nostro Milan. Sì perché proprio Lei è il primo ad avere risposto alla mia lettera, sottoscrivendo l’abbonamento per il girone di ritorno di campionato. Grazie per aver capito e interpretato nel modo migliore le mie parole, per avere dato la prima voce al mio desiderio più grande: quello di vedere “vivere” lo stadio di San Siro, di sentirlo respirare e di permettere alla squadra di avere in campo il Dodicesimo Uomo. Solo in questo modo si possono creare atmosfere magiche e momenti indimenticabili, indispensabili per raggiungere le vette più alte. Le assicuro che farò di tutto perché Lei non debba pentirsi della Sua scelta, certamente frutto di una motivazione ragionata, ma anche di uno degli aspetti più belli e profondi della vita: la passione. L’impegno in tal senso sarà nei Suoi confronti, ma anche nei confronti del Signor Alessandro Casalino, per il quale Lei stesso ha sottoscritto l’abbonamento e nei confronti di tutti coloro che faranno un atto di fiducia verso la Società. Spero che le mie parole sortiscano l’effetto più bello: riempire i “vuoti” di San Siro. Cordiali Saluti. Adriano Galliani".

Ronnie dà la carica! Ma non basta

Il risultato sarà pure privo di emozioni ma bisogna sottolineare il carattere di Ronaldinho, la voglia di caricare i tifosi ed il gruppo.
Ci piace vederlo agguerrito, combattente, un Diavolo!.
Si pareggia a San Siro contro il Marsiglia, i tocchi di un fuoriclasse sanno sempre infiammare gli spalti. Che piede!.
Milan 1 Marsiglia 1, ci giochiamo la qualificazione fuori casa, in Svizzera.

Milan - Cagliari 7 gol, che bella partita.

Dinho e Pato lasciano il segno anche contro il Cagliari.
Seedorf apre le danze con un preciso tiro centrale 1-0
Pareggio e sorpasso fulmineo del Cagliari ma i rossoneri ci sono 1-2
Boriello, dopo un'incornata fatale di Pato che il portiere del Cagliari non trattiene insacca di testa 2-2
Pato segna un golasso, servito magicamente da Dinho 3-2
Ronaldinho trasforma il rigore con forza e precisione 4-2
Il Cagliari accorcia le distanze ma non basta 4-3
Lo scontro regala 7 gol, una bella partita invernale. Forse una delle più belle. Ci piacerebbe vedere Dinho che si accentra con più frequenza. Rimane troppo nascoto lateralmente. Vedremo.

Ronaldinho:"Adesso gioco!"

Ronaldinho Gaúcho vive una grande fase insieme al resto della squadra del Milan. Il fuoriclasse brasiliano segna reti importanti e fornisce precisi assist, è diventato uno dei principali responsabili dei risultati ottenuti recentemente dai rossoneri, imbattuti da otto partite. E il giocatore sa il perché di questo cambiamento.
Che cosa che è cambiato dopo che Leonardo ha preso il posto di Ancelotti? Adesso gioco! Oltre a ciò, mi sono ambientato al calcio italiano, parlo meglio l’italiano e mi sento fisicamente bene. Sono più concentrato sul lavoro, senza problemi che mi distolgono dai principali obiettivi, ha affermato Ronaldinho.
Il fuoriclasse ha riconosciuto il lavoro dell’attuale allenatore. Con l’arrivo di Leonardo le cose sono cambiate e sono contento, anche se ogni tanto mi sostituisce prima che terminino le partite. Lavorare con lui è stimolante. Leo è una persona entusiasta per natura e trasmette la sua energia ai giocatori. È un allenatore preparato che conosce la parte tattica del calcio e dimostrerà che il Milan ha azzeccatto nel contrattarlo, ha analizzato. Fonte: Rivista Forza Milan

Magari di tacco, per far esplodere ancora una volta un "oooohhhh" di meraviglia.


Ronaldo de Assis Moreira e' nato a Porto Alegre, la citta' dove sboccio' calcisticamente Paulo Roberto Falcao.
Talento di purezza cristallina, Ronaldinho e' il Pele' del terzo millennio.
Meno forte fisicamente di O' Rei, abbina alla classe infinita un gusto tutto particolare per lo spettacolo.
Mai fine a se stesso o ad uso e consumo dei fotografi o delle videoclip: ogni giocata di Ronaldinho e' funzionale a qualcosa di utile per la squadra.
Sempre con un pensiero allo spettatore che ha pagato il biglietto e che ha diritto di godere della bellezza dei suoi tocchi.
Ha vinto qualsiasi trofeo che premiasse la sua capacita' individuali.
Ma attenzione ai risultati di squadra. Con lui il Barcellona ha dominato per due anni la Liga, e ha conquistato il trono d'Europa.
E' campione del mondo con la Selecao.
A 29 anni il ragazzo dai capelli lunghi e i dentoni alla Bugs Bunny e' diventato un uomo capace di caricarsi sulle spalle il peso della responsabilita' come solo un leader puo' fare.
Ronaldinho e' la risposta del genio sulla gabbia tattica, la quintessenza della liberta' di giocare.
E’ il campione che non ha dimenticato il sorriso e il sano gusto di non prendersi troppo sul serio mentre gioca.
Chi non lo ama sostiene che a volte sia piu' bello che utile.
Chi lo adora ne celebra la commistione tra il sublime e l'opportuno.
Ogni attaccante sogna di infilarsi in un corridoio, perche' se c'e' anche solo un piccolo spazio, Ronaldinho ci infilera' il pallone per un assist.
Magari di tacco, per far esplodere ancora una volta un "oooohhhh" di meraviglia.

Milan in ascensore: Adesso tutti li'.......

Risaliamo, risaliamo un po' per volta la classifica e ci portiamo al terzo posto.
Primi nel girone di Champions e terzi in campionato, questo finalmente dovrebbe dare un freno alle molteplici critiche che puntualmente si sollevano ogni domenica in giro per il web.
Nessuno si aspettava tanto dal Milan di Leonardo, ed ora tutti li' a fare i complimenti, tutti li' a lasciare le critiche da parte. Ci vorrebbe un po' di coerenza, prendete esempio dal Blog.
Noi siamo a favore di Ronaldinho e sempre lo saremo, qualsiasi siano le sue prestazioni e qualsiasi sia la sua posizione in campo. Dinho e' un idolo e sempre lo sara'.
Adesso lo vogliamo in SeleÇao insieme a Pato. Dunga acorda!

Cabeça Brasiliana: Thiago Silva e Pato

Strappiamo 3 punti all'olimpico grazie ai brasiliani che la mettono di cabeça, prima Thiago e poi Pato segnano i gol che valgono la vittoria contro la Lazio.
Dinho gioca una buona partita, continuiamo a volere di più. Forse un pò distratto.
15 giorni per riflettere per il riposo e per trovare la concentrazione ideale, Leo trova un giusto equilibrio e Dida sembra rinato, ci vuole cabeça e concentrazione. Lazio 1 Milan 2

Lazio in vista

Si riprende rapidamente dalla contusione subita in allenamento, convocato da Mister Leonardo per Lazio Milan di domani. Vuole la Seleçao e giocare fino a 40 anni come Maldini. Una cosa per volta Dinho, con calma.

Gol di Ronaldinho e festa per Kaka'

Pareggio a San Siro, i 2 giganti europei giocano una bella partita, Kaka', nel suo ritorno a San Siro fa di tutto per segnare il suo primo gol contro il Milan, Ronaldinho tira un calcio di rigore scaricando grande precisione. Imparabile.
Duello movimentato, c'e una grande differenza di tiri in porta a favore del Real, molte emozioni principalmente nel primo tempo...........tutto termina senza vincitori.
Kaka', applaudito e festeggiato prima e dopo l'incontro, gioca una partita decente ma non ricorda neanche lontanamente il grande giocatore che era quando vestiva la maglia rossonera, Ronaldinho mostra un buon impegno, alcuni recuperi ma sopratutto segna il gol che decide il pareggio.
Milan leader del gruppo grazie al 3 a 2 inflitto al Bernabeu nella partita di andata.
Nota su Ambrosini, gioca una grande partita, da vero capitano.

Conferenza stampa a Milanello

RONALDINHO:

SULLA SUA CONDIZIONE E SUI SUOI ASSIST
“Riesco a fare molto assist perché questo è un bon momento per me, ma voglio fare anche gol, e continuare a fare assist. In questo momento le cose vanno in questo modo e sono felice di poter fare gli assist per i miei compagni. Sono felice di aiutarli.
Con Leonardo mi trovo bene, sono felice, anche se mi ha fatto uscire prima della fine della partita, ma sono cose normali.

Mi sono adattato, quest’anno è più facile per me ho imparato la lingua ed è più semplice seguire il lavoro in allenamento, poi mi sento bene e tutto questo è utile per il mio miglioramento.

Il calcio è così, è un momento in cui adesso mi sento bene e sono felice le cose vengono. Rispetto a quando le cose andavano un po’ peggio, adesso ho lavorato bene e ho trovato il tempo per lavorare, l’allenatore mi aiuta e il preparatore fisico mi fa lavorare bene. Questo mi ha permesso di fare le cose in maniera semplice quando scendo in campo.
L’anno scorso quando c’era Ancelotti qui non ho giocato molto, adesso gioco di più e anche per questo le cose vengono più facili. La fiducia arriva anche con le vittorie. Vinciamo le partite e io gioco più minuti, questo è la differenza rispetto all’anno scorso.

Quando ho più tempo per pensare è più semplice per me fare gli assist e quando l’avversario mi lascia lo spazio riesco a farli. Non credo che avversari abbiano paura di me. Cerco comunque di aspettare il momento in cui non vengo marcato.

Per me è facile giocare con Pippo, con Borriello, con Inzaghi, sono tutti grandi calciatori.

SULLA PARTITA DI DOMANI
“Il Real è una squadra fortissima, con grandi calciatori.
Per domani mi aspetto una grande notte di Champions per tutta la squadra e io voglio fare del mio meglio per questa squadra.”

SULLA NAZIONALE
“Un ritorno in nazionale? “Non penso ad altro fuori dal Milan, penso a fare del mio meglio qui, poi tornare in nazionale potrà venire naturalmente, ma la mia priorità adesso è fare bene per il Milan, poi per la nazionale vedremo."

SULLA POSSIBILITA’ DEL MILAN DI VINCERE LA CHAMPIONS LEAGUE
“Il Milan può vincere Champions? Sì, penso di sì, il Milan è una grande squadra con una grande storia in Champions League. Penso che potremo fare bene, è difficile, ma non è impossibile.”

Amore per la squadra


Ogni buon giocatore che tiene alla sua squadra, che tiene a far bella figura, rimane contrariato dopo una sostituzione.
E' giusto, l'amore per la squadra si dimostra in questo modo, con gelosia e rabbia.
Leo ha ragione da vendere e Ronaldinho anche.
E' stata una sostituzione tattica che non ha portato benefici, anzi, su Dinho i napoletani erano immancabilmente presenti con 2 o 3 giocatori e invece Flamini ha avuto modo di pascolare liberamente al San Paolo.
Morale, il napoli ha avanzato i laterali, cross e gol arrivavano da tutte le parti.
Quello che conta è un Pato in ottima forma, ritornato anche lui con Pippo in gol nel 1, 2 fulmineo dei primi 5 minuti.
Napoli 2 Milan 2 , la solita partita col Vesuvio che guarda, combattuta e grintosa.

Un vero tifoso scrive alla redazione di MilanNews


Carissima redazione di Milanews il mio nome é Marco, e ovviamente sono un grandissimo tifoso milanista. E tengo a sottolineare un vero tifoso milanista. Il comportamento di certi "tifosi" rossoneri é davvero vergognoso. Dopo due belle vittorie, non fanno altro che scrivere lettere con frasi del tipo "non illudiamoci", "la vittoria con il Real Madrid é stata un caso", e addirittura una persona ha detto che con questa squadra, forse non ci qualificheremo neanche in coppa Uefa! A questo punto credo fermamente che quelle persone che hanno scritto non siano assolutamente di fede rossonera. Finitela di ripetere che questo Milan non é quello di Sacchi... lo sappiamo tutti! Neanche il Milan di Ancelotti é stato come quello di Sacchi. E' un ragionamento a dir poco stupido. Come dire agli Interisti che questa Inter non é quella di Facchetti, ai Napoletani che questo Napoli non é quello di Maradona, agli Juventini che questa Juve non é quella di Platini... etc... ma che discorsi sono? Ora poi tutti che vogliono i giovani... il Milan ha avuto sempre questa politica, ovvero di una rosa un pò più "matura" delle altre squadre. E' sempre stato così. Finché si vinceva la carta d'identità non era un problema, vero? Ora che le cose vanno maluccio, tutti a cercare l'età dei giocatori. Anche la nazionale tedesca é sempre stata una nazionale di "vecchi" ma guarda caso, nei vari mondiali ed europei arriva sempre in fondo... vi siete mai chiesti perché? Perché magari la buona tecnica e la grande esperienza fanno la differenza! Vedi anche perché il Milan fa sempre bene in Champions. Dire di non illudersi per la vittoria contro il Real al Bernabeu, di volare basso, che é stato un caso, che questa squadra non andrà da nessuna parte... non é da veri tifosi! Perché chi scrive queste cose non lo é. Io non ho una grande simpatia per Galliani, ma ha pienamente ragione che se avesse venduto i vari Pirlo, Gattuso, Seedorf i tifosi l'avrebbero linciato. Gli stessi che ora scrivono che Pirlo o Seedorf camminano in campo. Ovviamente non sto dicendo che il Milan non ha problemi, ma non si può dire che la squadra é totalmente da rifondare. E' pura follia. Un paio d'acquisti ben mirati, e questa squadra tornerà ad essere competitiva. Prima che il Milan dovesse andare al Bernabeu per affrontare il Real i nostri pseudo tifosi scrivevano prorprio su questo sito "speriamo che i Madridisti si fermino a 4 goals", sembrava che dovevano essere disintegrati. Quando li abbiamo battuti ora il Real é diventato una squadretta di serie B! Si trova sempre un pretesto per offendere questa squadra e Leonardo. Io ho fiducia in lui e in questi ragazzi e ci sono tanti che la pensano come me. Ma puntualmente veniamo trattati come visionari... e vabbé in Italia 60 milioni di allenatori, no? Mi scuso per lo sfogo, ma non se ne può più. Non so dove arriverà questo Milan o cosa farà complessivamente questa stagione, ma se essere illusi significa vincere al Bernabeu, allora lasciateci illudere in pace! Forza Milan e un abbraccio a tutti i tifosi... quelli veri ovviamente.

Equilibrio, grinta e onore. Real Madrid Vs Milan 2 - 3

Il Milan con grande cuore espugna lo stadio spagnolo del Real, giocando un primo tempo sottotono ma un secondo a grandi livelli. L'onore della squadra più titolata al mondo si fa ancora sentire.
Bella partita di Ronaldinho ma sopratutto dei ragazzi.
Usciamo dal Bernabeu, siamo una squadra da temere, in Champions.

Rivista N°6 - Ronaldinho immortale

L'impronta di Ronaldinho, il suo talento unico immortalato nella Champions Promenade del principato di Monaco, in fianco a campioni come Zico, Zidane, Roberto Baggio.....
Diamogli forza ragazzi!, è un grande giocatore, ha bisogno di noi.

La rivista numero 6 a questo indirizzo.

Milan - Roma 2-1

Le parole di Ronaldinho nel dopo partita contro la squadra romana.
“In questo momento mi sento bene. Dopo tanto lavoro mi sento bene fisicamente, tecnicamente e anche di spirito. Voglio continuare a fare bene come questa sera per fare felici tutti i tifosi del Milan.
Questa sera c’è stata la prova che Pato ed io possiamo giocare insieme, le cose ci vengono facilmente: a me piace fare gli assist e a lui piace segnare.
Nel momento in cui sono andato a calciare il rigore ho potuto dare una risposta a tutte le critiche che ho sentito, in quel momento ho fatto lo sforzo di restare concentrato.
Sia che giochi sulla sinistra sia che giochi come prima punta per me non c’è nessun problema: a sinistra ho giocato tanti anni e le cose mi vengono più facilmente, ma provando insieme a Pato credo che potremmo fare grandi cose.
Noi compagni tutti insieme al Mister cerchiamo sempre di fare del nostro meglio per questa squadra. Alla fine del campionato mancano ancora tante partite e adesso è importante cercare di recuperare quei punti che ci distaccano dalle squadre davanti a noi, dobbiamo andare avanti facendo bene come questa sera.
Alle voci che sento sul mio conto la mia risposta è quella di scendere in campo e fare del mio meglio. Anche quando sento il presidente Silvio Berlusconi che parla bene di me, sento una motivazione, uno stimolo in più per fare sempre meglio, mi carica. Lui mi ha acquistato per dare il mio contributo a questa squadra dopo tanti anni che sono nel mondo del calcio in modo da poter aiutare i calciatori più giovani.
Mercoledì ci attende l’impegno contro il Real Madrid, bisognerà guardare bene la partita di questa sera per non ripetere gli errori commessi e per cercare di tenere le cose positive.
Thiago Silva è uno dei migliori difensori al mondo e sono certo che la prossima volta starà più attento per non ripetere l’errore che ha commesso oggi.
Per quanto riguarda il discorso sulle convocazioni in nazionale io devo prima pensare a fare bene qui al Milan, poi tutto verrà normalmente sia per me che per tutti i brasiliani. Mi spiace per quello che è successo oggi a marco Storari, ha avuto un problema alla schiena, ma allo stesso tempo sono felice per la prestazione di Dida.”

Dinho, si parla di scossoni

molti addossano la colpa al Gaucho, molti puntano il dito contro il piu' forte senza rendersene conto e molti vogliono che Dinho torni Dinho.
Pensiamo sia giusto, del resto abbiamo voluto Ronaldinho Gaucho in Rossonero ed ora pretendiamo da lui il massimo possibile.
Poi lui ha voluto diventare Rossonero, quindi anche lui pretende molto da se stesso. Anche lui vuole il massimo possibile. Sopratutto da tutta la squadra.

Il problema e' pero' il gioco, e non i singoli giocatori. Si forse c'e qualcuno che ormai e' o si sente arrivato e quindi dovrebbe farsi da parte di sua spontanea volonta', ma diamo tempo al tempo.
Intanto cominciate a non dare la colpa al singolo, solo perche' e' il piu' forte di tutti non vuol dire che sia un Dio con poteri magici. Ha fatto solo un gol e per ora ci ha salvato la faccia.

Ronaldinho: "Sono venuto al Milan per vincere. Penso che sia arrivato il momento di farlo"

Intervista a Ronaldinho:

MILANO— Assist, passaggi illuminanti, un tentativo di gol in rovesciata. Dopo la bella partita di Siena, il popolo milanista si chiede: Ronaldinho è tornato?
«Rispetto all’anno scorso sono un uomo felice. Gioco 90 minuti, ho la fiducia di tutti e mi sento bene. Se c’è allegria, anche il rendimento in campo ne risente».
Allora aveva ragione Berlusconi a puntare su di lei?
«Spero proprio di sì».
Il presidente le ha chiesto di diventare il trascinatore del Milan. È onorato o spaventato da questa responsabilità?
«Sono felicissimo. Questo allenatore mi dà fiducia, il presidente mi dà fiducia, la squadra crede in me. Questo è il momento più bello da quando sono al Milan».
È quale è stato invece il momento più imbarazzante? Salire sul tavolino per giurare davanti alla squadra di comportarsi da professionista?
«Non è vero, non è mai successo ».
Come non è vero? E il famoso patto del tavolino?
«Vede? Questa è l’ennesima falsità che gira sul mio conto. Io a differenza di altri non parlo mai delle cose del Milan. Quello che succede nello spogliatoio non deve uscire: nella mia carriera non sono mai andato in giro a raccontare i fatti della squadra.Ma io non mi arrabbio più. Ho deciso di rispondere solo sul campo».
Tra 48 ore avrà una bella occasione: il derby. È sbagliato pensare che la sua prima sfida con l’Inter fu il momento più esaltante della passata stagione?
«Quella notte rappresentò per me un momento marcante, decisivo. Segnavo il mio primo gol con la maglia del Milan, in un derby».
Che ricorda in particolare?
«Tutto: la partita, la felicità dopo il gol, la festa che mi fece la squadra».
Era il 28 settembre: dopo di allora sembrava che il suo cammino fosse in discesa. E invece cosa accadde?
«Mi capitarono diversi infortuni, l’allenatore mi lasciò fuori mandando in campo altri giocatori. Io mi dovevo abituare a un nuovo calcio e a un nuovo paese. Ora sono unuomo diverso: innanzitutto capisco l’italiano. All’inizio incontrai difficoltà perché non comprendevo niente di quello che mi dicevano. Ora ho tutte le istruzioni per l’uso per affrontare il campionato italiano».
È un caso che dopo lo sfogo di Kaká del novembre scorso, quando disse che lei a sinistra lo limitava un po’, Ronaldinho sia stato utilizzato con il contagocce?
«La formazione la faceva Ancelotti... ».
Però, a essere maliziosi, dopo di allora lei è stato impiegato sempre meno...
«L’allenatore ritenne che fosse meglio per la squadra che giocassero altri uomini».
Il luogo comune che l’ha ferita di più?
«Su di me circolano una serie infinita di falsità, ma sono preparato».
La puntualità non è il suo forte: anche oggi non si può dire che sia arrivato all’intervista in perfetto orario...
«Non è colpa mia, avevo altri impegni. Vede? È un luogo comune».
Barcellona la faceva vivere di più?
«No, è proprio come Milano. Abitavo a Castelldefels, un piccolo paese sul mare: se andavo a mangiare in città, il giorno dopo lo sapevano tutti. Come qui: vivo in una piccola cittadina vicino a Milanello ma quando ceno a Milano il giorno dopo tutti chiacchierano. Ecco perché preferisco vivere lontano dal centro: si può fare tutto e nessuno parla».
A Milano è arrivato il suo ex compagno blaugrana Eto’o. Vi siete già sentiti?
«No, mi sento sempre con Maicon ma parliamo di tutto tranne che di calcio».
In Catalogna si diceva che Samuel fosse geloso della sua leadership nel Barça.
«Ma no, è un amico. Non abbiamo mai avuto problemi. Ovunque è così: le cose malas, cattive, si vendono di più».
Vuole mandargli un messaggio prima del derby?
«Samuel, in bocca al lupo per tutte le partite con l’Inter a partire dalla terza di campionato... ».
La convivenza con fuoriclasse come Messi prima o Kaká poi l’ha frenata?
«Io non ho mai avuto problemi a giocare con i campioni. Ho giocato con Ronaldo, con Romario... Avere a fianco i fuoriclasse semplifica la vita, non la complica».
Il Barcellona è la squadra più forte d’Europa?
«Adesso sì, tutti vogliono batterla».
Il Milan dove può arrivare in Champions?
«Fino in fondo. Può diventare campione grazie agli uomini d’esperienza che ci sono qui».
Che cosa non le piace del calcio italiano?
«All’inizio mi dovevo abituare a una tattica diversa ma poi quando cominciano le partite il calcio è calcio ovunque».
Il presidente Berlusconi la vuole vedere in campo in posizione avanzata.
«Nella mia carriera ho sempre fatto il trequartista. Ora è giusto che io venga schierato dove vuole l’allenatore: di certo, più sono vicino alla porta avversaria e meglio è».
L’anno prossimo si giocheranno i Mondiali. Quanto le manca la Seleção?
«Tantissimo. Io voglio andare in Sudafrica e diventare campione del mondo. La convocazione di Dunga rappresenterà uno stimolo in più».
Quale obiettivo si è posto a inizio stagione?
«Sono venuto al Milan per vincere. Penso che sia arrivato il momento di farlo».
da:gazzetta.it